Moonbase '99

Seconda parte

1975: L'EDIZIONE ITALIANA

La creazione dell'edizione italiana di "Spazio 1999" consistette in due fasi distinte: il doppiaggio dei dialoghi e la creazione dei titoli e dei credits tradotti nella nostra lingua.
La ITC fornì alla RAI le copie su pellicola 16mm dei ventiquattro episodi comprensive di audio originale inglese a banda ottica, insieme agli spezzoni in versione textless (cioè privi di scritte) delle sequenze dei titoli di testa e di coda e ai nastri magnetici con le cosiddette "colonne internazionali", ovvero quelle che contenengono le musiche e gli effetti sonori, ma sono prive dei dialoghi degli attori.

Il doppiaggio della prima stagione di "Spazio 1999", inizialmente assegnato a un'altra società, venne infine curato dalla S.A.S. (Società Attori Sincronizzatori), gloriosa compagnia di doppiaggio di Roma, sotto la direzione di Alfredo Censi, Anton Giulio Majano e Renzo Palmer.
Dopo la traduzione e l’adattamento dei dialoghi da parte di Giorgio Piferi, si procedeva a dividere l'episodio nelle singole scene da doppiare chiamate "anelli". Il doppiaggio vero e proprio veniva eseguito in una sala insonorizzata nella quale, davanti a uno schermo su cui venivano proiettati i vari anelli, Michele Kalamera, Laura Rizzoli e gli altri attori ripetevano le loro battute fino a trovare l'intonazione, il ritmo e il sincronismo migliori.
Terminata la registrazione, tutte le sequenze doppiate venivano assemblate nel giusto ordine, sincronizzate con le immagini e, infine, mixate con la colonna internazionale (quella che conteneva musica + effetti), ottenendo, così, la traccia audio definitiva della versione italiana, la quale veniva successivamente riversata su una pellicola magnetica perforata da 16mm (che è simile a quella cinematografica, ma ha un rivestimento di materiale magnetico per la registrazione sonora). Il perforato magnetico con il mix italiano venne conservato nei magazzini RAI insieme al film dell'episodio.

Negli anni settanta la titolazione di un film o di un programma televisivo era ottenuta con procedimenti artigianali: scritte realizzate con tempere e pennelli o con caratteri trasferibili applicati a cartoni neri o a fogli di acetato trasparente, elaborazioni grafiche in bianco e nero basate sulle procedure fotomeccaniche (reprocamere, retini tipografici, stampe al tratto). I titoli venivano poi ripresi con la cinepresa e amalgamati con gli spezzoni textless mediante la truka, un particolare dispositivo costituito da una macchina di proiezione e da una macchina da presa montate l'una di fronte all'altra sullo stesso asse ottico e in grado di realizzare sovrimpressioni, mascherini e dissolvenze.
Nella versione originale inglese, la sequenza dei titoli di testa di "Spazio 1999" includeva la scritta "This episode" ("Questo episodio") ripetuta due volte a intervallare una serie di scene estrapolate dalla puntata e montate in rapida successione in un'emozionante anteprima. Invece di tradurre la frase in italiano, si decise di sostituire i due cartelli che la contenevano con altrettanti spezzoni di medesima durata (dodici fotogrammi), raffiguranti altre immagini. Per i primi sei episodi, i frammenti sostitutivi consistettero in "istantanee" prese dai telefilm stessi o dalla versione textless della sigla finale. Per i successivi sei furono utilizzate esclusivamente scene spaziali, di nuovo provenienti dalla sigla finale, mentre per gli ultimi dodici (ad eccezione di "Mondo Proibito" in cui i due cartelli furono semplicemente eliminati), si scelse un'immagine raffigurante il sole di Ariel che tramonta per l'ultima volta dietro alle montagne lunari, tratta proprio da "L'ultimo tramonto".
Con un lavoro finale di montaggio, gli spezzoni di pellicola con i titoli italiani ottenuti in truka furono inseriti al posto dei corrispondenti inglesi. L'edizione italiana era pronta per la trasmissione.
È da notare come i titoli italiani di coda subiscano dei cambiamenti dopo il dodicesimo episodio "Gli amanti dello spazio". Ad esempio Brian Johnson, il responsabile degli effetti visivi della serie, nei primi dodici episodi è erroneamente accreditato per fantomatici "speciali effetti musicali", mentre negli ultimi dodici la sua qualifica è stata corretta nella più precisa "effetti speciali". Viene inoltre aggiunto un ulteriore cartello per indicare i nomi dei tre doppiatori principali Michele Kalamera, Laura Rizzoli e Giuseppe Fortis. Queste differenze tra i primi due blocchi da sei+sei episodi e il terzo da dodici lasciano supporre che le loro lavorazioni siano avvenute in tempi diversi.

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