Moonbase '99

Terza parte

1976: PRIMA TRASMISSIONE

Il debutto televisivo italiano della serie avvenne alla fine di gennaio del 1976 sul secondo canale della RAI, allora chiamato "Rete 2".
Sebbene la RAI avesse acquistato il suo primo videoregistratore Ampex già nell'ottobre del 1959 e fosse, quindi, in grado di crearsi copie su nastri magnetici per le messe in onda, al tempo della prima visione italiana di "Spazio 1999" erano disponibili solamente le pellicole e quelle furono trasmesse, mediante un dispositivo chiamato telecinema, costituito sostanzialmente da un proiettore cinematografico opportunamente modificato, che dirigeva il proprio fascio luminoso verso la superficie fotosensibile di un iconoscopio, dalla quale veniva generato il segnale video idoneo da inviare nell'etere. Separatamente, ma in totale sincronia con le immagini, veniva riprodotto anche il magnetico perforato, che forniva il sonoro italiano dell'episodio.
L'ordine delle puntate seguito dalla RAI differì da quello inglese di produzione. La programmazione della prima stagione di "Spazio 1999" venne suddivisa nei tre gruppi già citati da sei, sei e dodici episodi ciascuno, impropriamente chiamati "serie". La prima andò in onda a cadenza settimanale il sabato sera alle ore 22 a partire dal 31 gennaio 1976, la seconda il giovedì in prima serata a partire dal primo luglio. "L'ultimo tramonto" faceva parte di questo secondo blocco di episodi e fu trasmesso l'8 luglio con qualche minuto di anticipo rispetto all'orario previsto delle 20:45.
I dodici episodi rimanenti furono programmati settimanalmente la domenica nel tardo pomeriggio a partire dal 24 ottobre dello stesso anno. La serie si concluse il 9 gennaio 1977 con "Il testamento degli arcadi", ultimo episodio della prima stagione.
La prima visione di "Spazio 1999" fu probabilmente in bianco e nero. La RAI infatti avviò ufficialmente le trasmissioni a colori regolari il primo febbraio 1977, poche settimane dopo la fine della serie. Tuttavia la TV di Stato aveva iniziato le tramissioni sperimentali a colori già dal 1970 e le Olimpiadi di Montreal, che si svolsero dal 17 luglio al 1 agosto 1976 in contemporanea con la seconda "serie" del telefilm, furono le prime trasmissioni regolari a colori. È quindi possibile che, almeno in parte, anche "Spazio 1999" sia stata trasmessa a colori fin dall'inizio.

1978: LE REPLICHE

Nel 1978, a partire dal 29 luglio, la RAI replicò a colori i primi dieci episodi di "Spazio 1999" e tre anni dopo, la serie fu replicata per la seconda volta. In entrambi i casi, nei giornali dell'epoca, "L'ultimo tramonto" era regolarmente programmato (16 settembre 1978 e 18 dicembre 1981), ma non ci sono testimonianze certe che sia stato effettivamente trasmesso. Per questo non si può stabilire con certezza assoluta quando avvenne la sparizione della pellicola: se dopo la prima messa in onda del 1976 o se qualche anno più tardi.
Dopo l'81 "L'ultimo tramonto" venne definitivamente eliminato dalla programmazione e mai più replicato dalla RAI fino al 2 novembre 2004, quando RaiTre mandò in onda l'episodio a notte fonda, ricavandolo dai DVD della Pulp Video distribuiti l'anno precedente.
Lo smarrimento avvenne comunque prima dell'avvio da parte della RAI, nei primi anni '80, dell'opera di riversamento su nastro magnetico del materiale relativo a "Spazio 1999". Il processo riguardò, quindi, solo le ventitré puntate superstiti, che furono via via copiate nei vari formati di volta in volta utilizzati per la trasmissione, partendo dagli analogici BVU prima e Betacam SP poi, per arrivare al recente, digitale, D2.
Nel caso in cui non ci sia stata nemmeno la replica prevista nel '78, si può ipotizzare che, poco dopo essere stata trasmessa nel 1976, la pellicola di "L'ultimo tramonto" (e, insieme a lei, il perforato magnetico contenente il relativo audio, giacché erano conservati abbinati) sia stata mandata al laboratorio fotografico per riprendere l'immagine del tramonto da usare in sostituzione della dicitura "This episode" nella sequenza dei titoli degli ultimi dodici episodi ancora inediti e che, per qualche motivo, non abbia fatto più ritorno nei magazzini della RAI.

1985: GLI STABILIMENTI SAFA-PALATINO

Nel 1985 i SAFA-Palatino, storici stabilimenti cinematografici di Roma, oggi sede del Centro Produzione TV di Mediaset, chiusero i battenti in seguito al fallimento della Gaumont Italia e parte dei materiali custoditi nei propri magazzini fu messo in vendita. Un collezionista di Terni, Filippo Bussi, acquistò un certo numero di pellicole e nastri, tra cui la 16mm perduta de "L'ultimo tramonto", accompagnata dal prezioso magnetico con la colonna sonora italiana. La pellicola e la traccia audio separata vennero catalogate, insieme a tutto il resto del materiale acquisito e divennero parte della raccolta privata di Bussi, che, oltre ad essere un collezionista, è anche un valente tecnico del suono per il cinema, membro della AITS (Associazione Italiana Tecnici del Suono) e pioniere del montaggio digitale del suono in ambito cinematografico.
Non è chiaro il motivo per cui "L'ultimo tramonto" si trovasse nei magazzini della SAFA-Palatino. È possibile che le titolazioni italiane della serie siano state realizzate nel laboratorio fotografico interno agli studi, ma non ci sono informazioni certe al riguardo.
Ignaro di possedere l'unica copia esistente, Filippo Bussi conservò i materiali de "L'ultimo tramonto" nel suo magazzino per oltre vent'anni, durante i quali la RAI replicò la serie, ormai incompleta, per ben otto volte.

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